Amo la vita
che tanto mi ha donato.
Quanta gioia di vivere
non come bruto,
ma per seguir vertute e conoscenza!
A voi che amo
e che tanto mi amate,
e a voi compagni
della mia strada,
amici, allievi e fugaci passanti,
che il cuore e la mia mente
e le mani operose
forse avete apprezzato,
chiedo soltanto un piccolo piacere.
Se mai accadesse,
per una scelta arcana del destino,
ch’io da domani
più non fossi tra voi
e che restasse
solo di me la funzione animale
sia la pietas romana a governare
chi mi avrà tra le mani.
Non sia l’orgoglio
della capacità professionale.
Non l’arroganza
di vincere al confronto
di una ideale scelta personale
che di me non si cale.
Se non ci sono più
tu che sei cara e voi,
prete, medico o figlio,
non trattenermi qui,
ma incontro al Padre
lasciami in pace andare.